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domenica 3 febbraio 2013

Esperienze di contatto: “il mio incontro con gli Esseri di Luce e le Entità Solari”


Incontro con i fratelli delle stelle (racconto di Tullia)



Esperienza sicuramente significativa quella che state per leggere,per Tullia niente sarà più come prima...
Stavo vivendo una profonda rinascita, la mia vita era stata trasformata e ribaltata in un modo che mai avrei immaginato o sperato, solo un anno prima, dopo il magnifico incontro e chiamata del Maestro ed Avatar Sathya Sai Baba, già descritto in un altro articolo, un altro miracolo mi attendeva; l’ incontro fisico con gli Esseri celesti che sfrecciavano sulle astronavi dorate e che da tempo sognavo e vedevo fisicamente nel cielo notturno dell’India. Ogni notte verso la una sapevo che mi aspettava l’incontro con Loro, i fratelli delle stelle, come amo chiamarli. Iniziò o per meglio dire, ricominciò, perchè fin da bambina li avevo visti sfrecciare nei cieli stellati delle mie estati di fanciulla, per me già allora era normalità, sapevo già dentro di me, che Loro esistevano.


Era una caldissima notte indiana, profumi dolci di gelsomini e altri fiori esotici penetravano nella mia camera, situata all'ultimo piano, la portafinestra del terrazzino era aperta e il sacro fiume scintillava più in basso silenzioso e misterioso, il ventilatore ronzava monotono sopra di me, rinfrescando quella notte afosa. Mi svegliai improvvisamente, come chiamata, vidi una grande luce alla mia destra, vicino al muro e una grande energia nel plesso solare. Immediatamente seppi.
Mi alzai dirigendomi verso il terrazzo, una volta fuori guardai il cielo notturno, senza luna, e li vidi, erano 3 dischi luminosi sopra di me, erano lì per me, non so come, forse li stavo aspettando, mistero si, ma io lo sapevo. Iniziai a sorridere e a dialogare con loro telepaticamente, e loro iniziarono a danzare volteggiando sopra di me, sentivo un amore intenso penetrarmi e il mio plesso solare vibrava di gioia e beatitudine, riconobbi subito quell’amore divino che il mio Maestro emanava in modo ancora più potente e intenso; da ciò compresi che erano contatti con Esseri positivi, e non poteva essere diversamente visto che ero sotto la protezione di Swami. Da quella prima volta iniziò un contatto che non si è mai interrotto, per due anni ogni notte mi incontravo con loro alla una, li vedevo tutte le notti, ormai era un appuntamento con i miei amici stellari, a volte per gioco io cantavo a bassa voce per loro e la loro gioia nell’ascoltarmi la manifestavano, accorrendo a schiere anche 6/7 navi di luce per volta e iniziavano a volteggiare sopra di me, era il loro modo giocoso di interagire con me, amavano molto la canzone Imagine, che io con la mia voce bassa intonavo per loro, era un gioco ma era anche uno scambio energetico e informazioni che loro, immettevano nella mia mente e nel mio cuore.
Tutto questo continuò fino all’Incontro degli incontri. Era un pomeriggio del 2000, mi stavo recando a casa, dopo essere stata nel Tempio per i bajans, i canti sacri nel mandir di Sai Baba, il mio Maestro a Puttaparthi, camminavo in uno stato di pienezza e beatitudine, piena d’amore, come sempre dopo ogni contatto con il Maestro. Mentre camminavo, senza pensare a nulla di particolare, gioiosa e serena, li vidi. Erano loro, lo seppi ancor prima che loro mi parlassero nella mente… Due Esseri bellissimi molto alti, che già avevo visto nei viaggi astrali e meditazioni, uno era biondo rosso capelli lunghissimi leggermente mossi, zigomi alti e pelle come abbronzata, l’altro biondo chiaro con un rotondo e bel viso di fanciullo e capelli cortissimi, gli occhi verde blu dolci e un poco ironici, profondi e cosmici, non erano occhi di questo mondo.
Il più alto con i capelli lunghi rosso biondo mi si rivelò come Arcangelo Michele, ma già lo sapevo, nel mio cuore, l’altro si rivelò essere l’arcangelo Raffaele detto Ramu, cosi mi disse; lo stesso caro equipaggio che Giorgio Dibitonto ed altri, Adamsky per primo, incontrarono prima di me, con Loro avevo avuto gia molti incontri, non fisici come questo, ma in sogno, e viaggi animici o quantici in astronave tramite aspirazione o meditazione. Era quindi un incontro con dei vecchi cari amici per me, ma mai mi sarei aspettata di vedermeli sotto casa, in carne ed ossa, e in tuta spaziale! Tute blu scuro in un materiale simile al nostro goretex. Mi sentii tutt’uno con loro, come se appartenessi a loro e alla loro dimensione, solo che ero qui sulla terra e una parte di me era caduta in un giusto oblio, giusto perchè altrimenti non avrei potuto certo sopportare la pesantezza vibratoria e le fatiche di essere nata in un corpo umano terrestre. I pochi minuti che a me sembrarono ore, mi passarono il loro amore e molte informazioni, che piano piano si rivelarono alla mia mente, nel tempo, e ancora oggi si stanno rivelando adagio ma senza interruzioni.
Mi dissero tu sei una parte terrestre della sorella Kalna, emanazione planetaria di una forma della Madre Divina, già lo avevo compreso tramite sogni e rivelazione fatte dal mio Maestro Sai, oltre al resto che gia Swami mi rivelò sulle mie vite precedenti e questa, sulla mia appertenenza e il mio lignaggio; io contenevo anche e non solo l’energia di questa grande sorella stellare già incontrata molte volte nei viaggi cosmici antecedenti. Penso che non dobbiamo mai prendere alla lettera queste rivelazioni, ma simbolicamente, io ero Kalna in senso energetico spirituale e senza dubbio non ero la sola sua emanazione energetica presente sul pianeta, ma sinceramente non ricevetti altre informazioni che riguardassero altre sue incarnazioni terrestri. Ricordo solo che fu lei una notte sempre sull’astronve di luce a condurmi da Gesù dicendomi che mi aspettava e le parole di Gesù furono queste o cosi ricordo: “Finalmente sei arrivata!” Non posso parlare della gioia che sperimentai e parte di quell’incontro sacro cadde nell’oblio e solo a poco a poco sto ricordando tutto.
La notte stessa fui prelevata e portata sul loro vascello stellare, dove Michele mi parlò a lungo della triste e pericolosa situazione terrestre, mi disse che la Terra pianeta ed entità vivente Gaya, era allo stremo delle forze e risorse e che l’umanità stava depredando e inquinando con pensieri, parole ed opere nefaste; mi mostrarono una plancia elettronica con centinaia se non migliaia di lucette rosse che indicavano siti di armi nucleari sparse nel pianeta. Di questo i Fratelli erano molto preoccupati, mi dissero che restava poco tempo per rimediare, che il Padre Santo concedeva ancora tempo nel Suo immenso Amore, a tutti i terrestri affinchè ritrovassero la giusta strada dell’Amore e della Giustizia, della Pace e della vera Fratellanza. Poi mi diedero una preghiera già conosciuta da molti come La Grande Invocazione, non ricordo le parole e non so se corrisponde alla famosa Grande Invocazione o meno.
Loro me la mostrarono e fecero leggere su uno schermo o ologramma, non saprei definirlo, leggendola essa si impresse nella mia anima, mi dissero che era molto potente e che veniva dal Padre direttamente, ci furono altre informazioni, alcune non le ricordai subito, ma nel tempo si. Gli incontri proseguono a tutt’ora in modi diversi e consueti. Sempre nel pieno rispetto della mia anima e scelta, perchè la sfida e l’avventura di questa incarnazione è solo nostra e nessuno può farla o sceglierla per noi. La sfida dell’ascensione e della nuova Era sta a noi soltanto, e ogni nostro pensiero, atto, parola sarà decisivo nella Grande Opera Divina e noi soli dovremo un giorno, renderne conto. Ci furono altri incontri, uno recentissimo, un viaggio in astronave tra le stelle oltre il nostro sistema solare che risale alla notte del 31 dicembre 2012, dove altre informazioni e meraviglie da parte di questi Esseri meravigliosi mi attendevano, uno la notte scorsa dove mi mostravano tramite video e ologrammi in astronave il pericolo di innesto di microcip cellulari infinitamente piccoli, nel dna dell’ uomo, da parte di forze oscure del NWO, ma questa è un altra storia che vi racconterò.

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