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sabato 2 febbraio 2013

Edgar Cayce (Il Profeta Dormiente)


EDGAR CAYCE:il profeta dormiente (documentario)


Edgar cayace:conosci il tuo ideale



Oh, che tutti si rendessero conto, arrivassero alla consapevolezza che ciò che siamo – in ogni data esperienza o tempo – è il risultato combinato di ciò che abbiamo fatto con gli ideali che abbiamo stabilito. 1549-1 L’esperienza più importante di questa entità o di ogni entità individuale è sapere dapprima qual è l’ideale – spiritualmente. 357-13

Un ideale, quindi, non può, non dovrebbe, non vuole essere ciò che è fatto dall’uomo, ma deve essere di natura spirituale – che ha il suo fondamento nella Verità, in Dio, nella Divinità, affinché ci possa essere una continua ricerca di espansione da parte di un individuo, sia essa applicata alla vita fisica, la vita mentale o la vita spirituale; conoscendo quel primo principio che il dono di Dio all’uomo è un’anima individuale che può essere tutt’una con Lui e che può sapere che essa stessa è tutt’una con Lui eppure individuale in sé, con gli attributi del tutto ma non il tutto. Tale deve essere il concetto, deve essere l’ideale, sia esso del corpo immaginativo, mentale, fisico o spirituale dell’uomo. Tutti possono raggiungere un tale ideale, eppure non diventare mai l’ideale—ma tutt’uno con l’ideale, e tale ideale è stabilito in Lui. 262-11

Una delle influenze, quindi, che devono essere costruite per primo è di conoscere dapprima i tuoi ideali—spiritualmente, mentalmente, materialmente. E nello spirituale—sappi che l’ideale deve essere ciò che riesce a mantenere qualunque cosa possa essergli stato affidato contro ogni esperienza. Nel mentale deve essere sempre costruttivo, creativo nella sua influenza, nella sua attività... Quindi, qual è il tuo destino dipende da ciò che farai con te stesso in rapporto al tuo ideale. 2021-1


Spesso si causa confusione, quindi, e la si causa sempre a meno che non venga tracciato o accettato un ideale per mezzo del quale tutte queste condizioni, tutte queste esperienze—siano esse fisiche, mentali o spirituali—possono essere giudicate o dalle quali si possono tratte delle conclusioni. Altrimenti misuriamo noi stessi per mezzo di noi stessi, e questo diventa poco saggio. Perché nuovamente il risultato è confusione per quanto riguarda il criterio degli altri...
Ma chi può rispondere se non tu stesso, il tuo Signore, il tuo ideale? Allora in Lui, e nel sé, cerca, cerca di sapere; usando ciò che hai—non per la soddisfazione di una fase della tua stessa personalità, ma per la gloria della tua divinità e per l’individualità del tuo Ideale.



                      SAPERE, SAGGEZZA E COMPRENSIONE


Ogni conoscenza deve essere usata nel modo in cui darà aiuto e assistenza agli altri, e il desiderio è che le leggi del Creatore vengano manifestate nel mondo fisico...ogni potere viene dato attraverso conoscenza e comprensione. Non abusate di quel potere, affinché non si volti per squarciare il perpetratore ...E chi cerca conoscenza cerca i doni più grandi degli dei dell’universo, e usando tale conoscenza per venerare Dio rende un servizio al prossimo. 254-17

Conoscenza senza giudizio può facilmente diventare peccato. Comprensione senza spiritualità può troppo presto diventare egotismo. 3268-1 Colui che ha grande sapere, comprensione e esperienza, da lui molto viene richiesto. 2708-1
Più sapere, più responsabilità. Più amore, più capacità. 281-23
La saggezza è quindi la paura di applicare male il sapere nei tuoi rapporti con te stesso, il tuo prossimo. 281-28 Molti individui hanno la conoscenza e poca saggezza. Molti hanno saggezza senza conoscenza. 1206-13 Pochi raggiungono la comprensione che hanno la mera conoscenza. 262-19 Senza conoscenza non c’è la comprensione; e senza comprendere essa non diventa pratica. 518-1
Saggezza, in verità, è essere pronto per essere condotto dallo Spirito di Dio piuttosto che essere guidato dal tuo stesso concetto di confrontare o classificare o ragionare. 1158-5 E che cosa è la conoscenza? Conoscere il Signore, fare del bene, scacciare la paura; poiché prendere parte alla conoscenza simboleggia l’apporto della paura. 1246-2
L’inizio della conoscenza è conoscere il sé e il rapporto del sé con Dio! Poi il rapporto con il prossimo; allora la conoscenza materiale nei confronti di qualsiasi entità, qualsiasi anima può diventare valida, preziosa, aggressiva andando verso – il successo! 1249-1 Sei cosciente in un mondo vivente, consapevole di sofferenza, dispiacere, gioia, piacere. Questi sono senza dubbio il prezzo che si paga per avere la volontà, la conoscenza. 3581-1
Ogni sapere, allora (l’Egitto preistorico), ora o nel futuro, è latente dentro il sé, se l’uomo volesse solo cominciare a comprendere. L’impronta, l’immagine del Creatore è una parte dell’eredità di ogni anima. 2533-4
Nessun’anima raggiunge conoscenza o comprensione se non attraverso l’esperienza.

 2608-1



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