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lunedì 18 marzo 2013

Stonehenge:scoperte grazie alla tecnologia laser




Nuove importanti scoperte sono state fatte presso il sito archeologico di Stonehenge,nel sud dell’Inghilterra. Grazie ad alcune rilevazioni effettuate tramite innovative tecniche laser, alcuni studiosi dell'English Heritage hanno rintracciato importanti intagli risalenti all’epoca preistorica.
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Queste opere, inscritte sulle giganti pietre che costellano il complesso monumentale di Stonehenge, non sono visibili ad occhio nudo, ma sono state riportate alla luce grazie all’ausilio della tecnologia ed hanno permesso agli studiosi di fare nuove ipotesi su quali fossero gli utilizzi del sito in epoca arcaica.
Gli archeologi grazie agli strumenti a scansione laser hanno scoperto 72 disegni precedentemente sconosciuti sulle lastre di Stonehenge. 71 di essi rappresentano l'ascia dell'età del Bronzo mentre uno è l'immagine di un pugnale nello stesso periodo. I disegni, secondo gli scienziati, risalgono al 1500-1800 a.C.
In precedenza nel 1950 sul monumento erano state individuate delle figure simili. La nuova ricerca ha dimostrato che in realtà c'è molto più di quanto gli archeologi pensassero. I ricercatori ritengono che i disegni potrebbero rappresentare delle offerte simboliche agli dei delle tempeste e dei venti che secondo la tradizione indoeuropea erano spesso associati con queste armi.


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Su alcuni dei monoliti sono stati scoperti dei graffiti raffiguranti teste d’ascia e punte di freccia, motivi tipici alle antichità indoeuropee del bronzo: le teste d’ascia all’insù, notoriamente, sono simboli di divinità del tuono e potrebbero essere state lasciate sul sito per chiedere un buon raccolto o protezione dalle intemperie.
Queste scoperte sono importantissime per due motivi. Primo, perché dimostrano il ruolo chiave che le nuove tecnologie possono avere nella comprensione di un luogo misterioso ed importante come Stonehenge; secondo, perché quel che si sa è che il circolo roccioso venne iniziato intorno al terzo millennio prima di Cristo come sito religioso solare, allineato ai solstizi di estate e di inverno.
Successivamente, nel secondo millennio, il sito fu ampliato e a quest’epoca risalgono i graffiti individuati, così che le nuove scoperte potrebbero portare a comprendere di più la funzione del sito. Ad esempio questi graffiti si trovano o al centro del sito o negli anelli più esterni, presso tombe cerimoniali già scoperte. Sono state meglio analizzate le rocce nel lato nord-est e sud-ovest, ed appare chiaro che il tempio doveva essere “visto da nord-est” perché le rocce sono più rifinite e levigate: c’è come una strada d’accesso sul lato nordest il che porta a pensare che ci fosse una processione rituale due volte all’anno che entrava da quel lato.


fonte:clicca qui




Svelato il mistero di Stonehenge?



Non è facile decifrare il sito di Stonehenge, già dichiarato patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1986, e le sue pietre, e sono allineate secondo un preciso ordine.
Secondo alcuni le pietre sarebbero collocate per indicare il solstizio e l’equinozio al punto Stonehenge sarebbe un antico osservatorio astronomico,per altri è legato alla leggenda di Re Artù. Sembra però che il mistero di Stonehenge sia destinato ad affievolirsi. Un recente studio di geologi, coordinati da Rober Ixer dell’Università di Leicester e Richard Bevins del National Museum of Wales, avrebbe infatti svelato la provenienza di alcuni dei megaliti che fanno parte del complesso.
Pare infatti che alcune delle pietre provengano da un sito collocato in prossimità di Pont Season nella contea di Pembrokeshire, nel Galles sud-occidentale e sarebbero state trasportate a Stonehenge circa 5 mila anni fa. Il team condotto dal professore Mike Parker Pearson dell’Università di Sheffield, ha sottolineato cheStonehenge non è affatto un preistorico osservatorio astronomico o un tempio del Sole, ma si tratta di un monumento che rappresenta invece l’unificazione dei popoli di tutta la Gran Bretagna.

A conferma della nuova teoria ci sarebbero non solo le recenti datazioni delle pietre, ma anche il periodo della costruzione che corrisponde a un forte impulso di cultura. Ecco spiegato anche lo spostamento, da diverse zone della Gran Bretagna di molti megaliti, a suggello dell’unificazione del Paese: la costruzione di Stonehenge fu insomma un vero e proprio atto di unificazione. La scelta di Stonehenge non è però casuale, visto che per le popolazioni preistoriche rappresentava “il centro del mondo” visto gli allineamenti tra solstizio d’estate e quello di inverno.

Fonte:clicca qui


Le pietre di Stonehenge 
furono trasportate per 250 km

È ufficiale. Gli esperti hanno verificato che le pietre provengono da un sito nel Galles, ma non si sa ancora come vennero trasportate. E spunta l'ipotesi dell'antico ghiacciaiodi Dave Mosher
galles,archeologia,misteri
LA FONTE DELLE PIETRE DI STONEHENGE: CRAIG RHOS-Y-FELIN, NEL GALLES.
FOTOGRAFIA PER GENTILE CONCESSIONE DEL NATIONAL MUSEUM OF WALES.


Come furono spostati  i massi di Stonehenge?VEDI ANCHE

COME FURONO SPOSTATI I MASSI DI STONEHENGE?

L'ALTRA STONEHENGEA.

 STONEHENGE, UN TURISTA DI 3.500 ANNI FA






L'ANNUNCIO UFFICIALE È DI QUESTA SETTIMANA: ALCUNE DELLE PIETRE VULCANICHE (DETTE BLUESTONES PERCHÉ SE BAGNATE DIVENTANO BLU) DELL'ANELLO INTERNO DI STONEHENGE PROVENGONO DA UN SITO NEL GALLES CHE SI TROVA A 257 CHILOMETRI DAL FAMOSISSIMO SITO.

COME FECERO QUINDI QUESTE PIETRE ENORMI AD ARRIVARE FINO ALLA PIANA DI SALISBURY? AL MOMENTO, LE TEORIE PIÙ PLAUSIBILI SONO DUE: TRASPORTATE A MANO O IN PARTE "VIA GHIACCIAIO".

NEL SUO ASPETTO ATTUALE, IL SITO DI 5.000 ANNI FA HA UN ANELLO ESTERNO DI MASSI DI ARENARIA DA 20-30 TONNELLATE OGNUNO E UN ANELLO INTERNO DI BLOCCHI DI PIETRA VULCANICA DA 3-5 TONNELLATE OGNUNO.

I MASSI ESTERNI PIÙ GRANDI, CHE COMPONGONO IL COSIDDETTO "CERCHIO DEI SARSEN" SONO STATI CON OGNI PROBABILITÀ ESTRATTI DA UNA CAVA A UNA DISTANZA CHE VARIA DAI 32 AI 48 CHILOMETRI, NELL'ODIERNA INGHILTERRA, DOVE L'ARENARIA È PIUTTOSTO COMUNE.

L'ORIGINE DELLE BLUESTONES, INVECE, È SEMPRE STATA UN DILEMMA PER GLI ARCHEOLOGI; PIETRE SIMILI, ALL'ANALISI MICROSCOPICA, NON SONO MAI STATE TROVATE DA NESSUNA PARTE NEI PRESSI DI STONEHENGE, ALMENO FINO A OGGI.

E SCOPRIRE L'ESATTA ORIGINE DELLE PIETRE È FONDAMENTALE PER CAPIRE

COME FECERO GLI ANTICHI COSTRUTTORI DEL SITO A PORTARE COSÌ TANTI BLOCCHI DI PIETRA COSÌ PESANTI NELLA PIANURA IN CUI SI TROVA IL MONUMENTO.

"NON POSSIAMO CAPIRE COME VENNERO TRASPORTATE QUESTE PIETRE SE NON SAPPIAMO DA DOVE PROVENGONO”, HA SPIEGATO IL COAUTORE DELLO STUDIO ROBERT IXER DELLA UNIVERSITY OF LEICESTER.

LA FONTE DELLE PIETRE VICINA A UN ALLEVAMENTO DI PECORE

PER CIRCA 20 ANNI, IXER E IL COAUTORE DELLO STUDIO RICHARD BEVINS DEL NATIONAL MUSEUM OF WALES HANNO CERCATO IL SITO D'ORIGINE DELLE BLUESTONES TRA GLI AFFIORAMENTI ROCCIOSI DEL GALLES.

FINO A DUE ANNI FA I DUE STUDIOSI ERANO CONVINTI CHE LE PIETRE NON POTESSERO PROVENIRE DAL GALLES, VISTO CHE TUTTI I CAMPIONI CHE AVEVANO RACCOLTO IN QUEL PAESE NON CORRISPONDEVANO A QUELLI DEL SITO ARCHEOLOGICO.

MA NON TUTTI I CAMPIONI RACCOLTI NELL'ARCO DI 20 ANNI ERANO STATI SOTTOPOSTI A ESAME MICROSCOPICO. PERCIÒ, PER AVERE LA CERTEZZA ASSOLUTA, I GEOLOGI HANNO COMINCIATO A TAGLIARE A FETTE I LORO CAMPIONI DI ROCCIA AVANZATI.

IL PRIMISSIMO CHE HANNO ANALIZZATO, UN FRAMMENTO PRELEVATO IN GALLES 20 ANNI FA, CORRISPONDEVA PERFETTAMENTE AI BLUESTONES DI STONEHENGE. I GEOLOGI HANNO TRASCORSO I DUE ANNI SUCCESSIVI PARAGONANDO UN FRAMMENTO DIBLUESTONE DI STONEHENGE A QUELLI DEGLI AFFIORAMENTI ATTORNO AL GALLES.

"ABBIAMO FATTO UN GRAN NUMERO DI CONTROLLI, MA NON ABBIAMO TROVATO NULLA CHE SI AVVICINASSE NEANCHE LONTANAMENTE”, DICE IXER.

L'AFFIORAMENTO ROCCIOSO CONFERMATO DALL'ANALISI DEI DUE STUDIOSI SI CHIAMA CRAIG RHOS-Y-FELIN, CHE SI TROVA SU UN TERRENO PRIVATO IN CUI VENGONO ALLEVATE PECORE.

IL PROSSIMO PASSO: LA RICERCA DI TRACCE DI UTENSILI

LA NUOVA SCOPERTA LASCIA DUE TEORIE FONDAMENTALI SUL MODO IN CUI LE PIETRE SONO GIUNTE FINO ALLA PIANA DI  SALISBURY.

GLI ESSERI UMANI POTREBBERO AVER ESTRATTO LE PIETRE DAL SITO E AVERLE TRASCINATE SU ZATTERE DI LEGNO. OPPURE UN GIGANTESCO GHIACCIAIO PUÒ AVER CAUSATO LO STACCAMENTO DELLE PIETRE E PUÒ AVERLE TRASCINATE SUL GHIACCIO PER CIRCA 160 CHILOMETRI IN DIREZIONE DI STONEHENGE; A QUEL PUNTO, GLI ESSERI UMANI LI AVREBBERO TRASCINATI A MANO PER IL RESTO DEL PERCORSO.

MA SE L'ESTRAZIONE DELLE PIETRE È STATO REALIZZATO DA ESSERI UMANI, GLI ARCHEOLOGI POTREBBERO INDIVIDUARE I SEGNI DEGLI UTENSILI USATI PER CAVARE LE PIETRE, O ALTRE PROVE SIMILI. CERTO CHE SE NON VI È ALCUNA TRACCIA DI SCAVI, POTREBBE PRENDERE IL SOPRAVVENTO LA TEORIA DEL GHIACCIAIO.

"SE TROVASSIMO UNA CAVA", DICE IXER, “SAPREMMO PER CERTO CHE FU L'UOMO A ESTRARRE LE PIETRE".

MA L'ULTIMA PAROLA, SOTTOLINEA IXER, NON STA AI GEOLOGI COME LUI: "NON HO MAI SCOMMESSO IN VITA MIA, E NON HO INTENZIONE DI COMINCIARE ADESSO", DICE. "ABBIAMO BISOGNO DI ARCHEOLOGI. SE LORO RIESCONO A DIMOSTRARE CHE LE PIETRE FURONO ESTRATTE DALL'UOMO, SIGNIFICHEREBBE CHE FURONO ANCHE TRASPORTATE DALL'UOMO”.

tratto da:clicca qui

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