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domenica 24 febbraio 2013

Scoperto il pianeta extrasolare più vicino alla Terra

Ricostruzione del pianeta (sulla destra) che orbita intorno ad Alpha Centauri B (Afp)
Ricostruzione del pianeta (sulla destra)
che orbita intorno ad Alpha Centauri B 

Lo teorizzavano da oltre un secolo, lo cercavano da anni e finalmente l’hanno trovato. È un pianeta quasi uguale alla Terra nelle dimensioni (1,1 volte maggiore) attorno a una delle tre stelle più citate per i viaggi oltre il sistema solare. Questo, oltre che la scienza, accende la fantasia anche se la realtà del nuovo corpo celeste non promette nulla.
TROPPO CALDO - Alpha Centauri B, che è la stella in questione, è li
evemente più piccola e meno luminosa del nostro Sole. A una distanza molto ravvicinata (6 milioni di chilometri), addirittura più vicina del nostro Mercurio al Sole, ruota intorno velocemente il pianeta identificato ogni 3,2 giorni. La vicinanza, purtroppo, lo rende molto caldo (al suolo si ipotizzano temperature di circa 2 mila gradi centigradi) e quindi è collocato al di fuori della cosiddetta fascia abitabile che consente lo scorrere dell’acqua in superficie. Niente vita, dunque. Però la storia non è chiusa.
ALPHA CENTAURI - Accanto, in termini astronomici naturalmente, ad Alpha Centuari B lontana 4,3 anni luce, c’è Alpha Centuari A e Proxima Centauri che trovandosi a 4,2 anni luce dalla Terra è la stella più vicina a noi. Per raggiungerla dovremmo affrontare un viaggio evidentemente non compatibile con la lunghezza della vita dell’uomo. Occorrerebbero, infatti, 4,2 anni per arrivarci se viaggiassimo alla velocità della luce di 300 mila chilometri al secondo. Ma su questa possibilità Einstein avrebbe qualcosa da dire.

Si trova nel sistema ternario di Alpha Centauri, a soli 4,3 anni luce dalla Terra


SCOPERTA - La scoperta è stata ottenuta utilizzando lo strumento Harps-S installato su un telescopio dell’Eso in Cile del diametro di 3,6 metri. Harps-S è stato in grado di misurare variazioni nello spostamento della stella di appena 51 centimetri per secondo provocate dalla gravità del pianeta. È la precisione maggiore finora raggiunta con questa tecnica. Ma la scoperta sembra essere solo l’inizio della ricerca perché gli astronomi ritengono che altri pianeti siano presenti nel famoso terzetto stellare. E chissà che non vi sia anche un gemello della Terra sia nella posizione che nelle caratteristiche.
EXOPIANETI - Del resto dal 1995 quando si trovò il primo pianeta extrasolare ne sono stati identificati, grazie soprattutto al satellite astronomico Kepler della Nasa, alcune migliaia anche se quelli confermati sono solo 800. Già molti, e ormai considerati quasi una norma intorno alle stelle del firmamento. «Scrutiamo Alpha Centuari B da quattro anni e alla fine il pianeta lo abbiamo trovato», commenta Francesco Pepe dell’Osservatorio di Ginevra e uno degli autori dell’indagine i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature. Ma il prossimo anno si potrebbe compiere un balzo nella caccia dei corpi extrasolari perché sarà pronto lo strumento Sphere, ancora più potente di Harps-S. «Sphere sarà installato sul Very Large Telescope in Cile», nota Raffaele Gratton dell’Osservatorio astronomico di Padova dell’Inaf, «e permetterà non solo di visualizzare un pianeta, ma di ottenerne lo spettro e quindi di avere informazioni sulla composizione della sua atmosfera». Con il cielo bisogna essere pazienti: tutto dipende dalla tecnologia.

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